Dalle primissime missioni agli inizi degli anni '60 sono circa quarant'anni di esplorazione. Facciamo un bilancio di fine secolo riportando le principali missioni verso i pianeti del Sistema solare.
Sputnik 7 - 4 febbraio 1961 - La prima sonda lanciata verso Venere.
Il lancio ebbe successo, ma fallì il trasferimento dall'orbita terrestre
a quella interplanetaria.
Venera 1 - 12 febbraio 1961 - Lanciata con successo, iniziò
il suo volo verso Venere, ma il 19 febbraio, 7 giorni dopo il lancio, fu
perso il contatto mentre la sonda era a circa 2 milioni di km dalla Terra.
Mariner 1 - 22 luglio 1962 - La prima sonda americana lanciata verso
Venere fu il Mariner 1, ma, a causa di un guasto, si dovette procedere
all'autodistruzione del vettore di trasporto, all'altezza di 160 km, per
motivi di sicurezza.
Mariner 2 - 26 agosto 1962 - Destinato a sorvolare Venere, arrivò
il 14 dicembre 1962 e sorvolò con successo il pianeta da 34.800
km di distanza. L'ultima trasmissione fu ricevuta il 3 gennaio 1963. Misurò,
mediante un radiometro a microonde, una temperatura superficiale di 430ºC
, confermando le misure da Terra, e rilevando l'assenza di un campo magnetico
intorno al pianeta.
Venera 2 - 12 novembre 1965 - Lanciata con successo, furono persi i
contatti prima che potesse raggiungere il pianeta.
Venera 3 - 16 novembre 1965 - Destinata ad atterrare sul pianeta, arrivò
il primo di marzo 1966. Il sistema di comunicazione fu distrutto dall'impatto;
non furono quindi ricevuti dati.
Venera 4 - 12 giugno 1967 - Entrò nell'atmosfera di Venere e
sganciò due termometri, un barometro, un radio altimetro ed uno
strumento per la misura della densità. Trasmise dati per 94 minuti
fino ad una altezza di 24,96 km dal suolo, poi interruppe il contatto.
Mariner 5 - 14 giugno 1967 - Questa sonda era destinata a sorvolare
Marte; fu invece deciso di inviarla verso Venere. Passò a 4.000
km dalla superficie del pianeta il 19 ottobre 1967. I suoi strumenti effettuarono,
fra l'altro, misure del campo magnetico del pianeta e di quello interplanetario.
La missione fu compiuta con pieno successo.
Venera 5 - 5 gennaio 1969 - Molto simile a Venera 4, il 16 maggio 1969,
mentre scendeva col paracadute nell'atmosfera di Venere trasmise dati per
53 minuti.
Venera 6 - 10 gennaio 1969 - Simile alla precedente, trasmise dati
per 51 minuti, il 17 maggio 1969, mentre scendeva nell'atmosfera. Tra i
vari dati raccolti dalle due sonde fu rilevata una percentuale di anidride
carbonica atmosferica del 97%.
Venera 7 - 17 agosto 1970 - Costruita per sopportare oltre 500°C
di temperatura e 180 kg/cm2 di pressione: essa atterrò sulla superficie
di Venere il 15 dicembre 1970 e trasmise dati per 23 minuti prima di essere
messa fuori uso dalle condizioni ambientali. La sonda misurò una
temperatura alla superficie di oltre 470°C e una pressione 90 volte
superiore a quella terrestre. Fu il primo apparecchio costruito dall’uomo
a trasmettere dati dalla superficie di un altro pianeta.
Venera 8 - 27 marzo 1972 - Entrò nell'atmosfera di Venere il
22 luglio 1972 e rilasciò una sonda che atterrò sulla superficie.
Trasmise dati sull'ambiente venusiano per 50 minuti e misurò l’intensità
della luce sulla superficie planetaria. Contrariamente alle previsioni
la superficie di Venere è risultata abbastanza luminosa da consentire
riprese fotografiche senza illuminazione artificiale. Questa sonda, facendo
misure sulle rocce circostanti il punto di atterraggio trovò una
percentuale di elementi quali potassio, uranio e torio simili alle rocce
granitiche terrestri tipiche dei continenti.
Mariner 10 - 3 novembre 1973 - Fu il settimo lancio eseguito con successo
della serie Mariner. È stata la prima missione che prevedeva l'utilizzo
della forza gravitazionale di un pianeta (Venere) per raggiungerne un altro
(Mercurio). Sorvolò Venere il 5 febbraio 1974 da una distanza di
4200 km. Intersecò poi l'orbita di Mercurio il 24 marzo 1974 da
una distanza di circa 704 km dalla superficie del pianeta. Un secondo incontro
con Mercurio si ebbe il 21 settembre dello stesso anno da una distanza
di 47000 km. Un terzo ed ultimo incontro si ebbe, da una distanza di soli
327 km il 16 marzo 1975. La missione terminò il 24 marzo quando
la riserva di gas per il controllo dell'orientamento della sonda si esaurì.
Furono raccolte migliaia di fotografie dell'atmosfera di Venere e della
superficie di Mercurio.
Nota: Fu grazie ai calcoli del prof. Giuseppe Colombo (professore di
meccanica delle vibrazioni all'Università di Padova, prematuramente
scomparso) che la sonda poté sorvolare Mercurio non una volta, come
era inizialmente previsto nei piani della NASA, ma ben tre volte.
Venera 9 - 8 giugno 1975 - Ha iniziato una nuova generazione di sonde
spaziali per lo studio di Venere. Era costituita di un veicolo destinato
a rimanere in orbita attorno al pianeta (orbiter) e di uno destinato ad
atterrare (lander). La separazione fra i due avvenne il 20 ottobre 1975
e il lander atterrò il giorno 22 col sole allo zenith. Riuscì
a operare per 53 minuti sulla superficie del pianeta. Furono trovati nuovi
costituenti dell'atmosfera come HCl, HF, Br, ed I; fu misurata una pressione
al suolo di 90 atmosfere ed una temperatura superficiale di 485ºC;
furono misurati livelli di illuminazione confrontabili con quelli terrestri
alle medie latitudini in un giorno estivo con cielo coperto; furono anche
riprese diverse immagini televisive del suolo in cui si vedono varie rocce
delle dimensioni di 30-40 cm esenti da erosione, l'atmosfera si presenta
limpida e priva di polveri in sospensione.
Venera 10 - 14 giugno 1975 - Come la precedente. La separazione dal
lander avvenne il 23 ottobre 1975 e quest'ultimo atterrò il giorno
25. Trasmise alcune immagini televisive del suolo.
Pioneer Venus 1 - 20 maggio 1978 - Detto anche Pioneer Venus Orbiter
è la prima di due sonde una destinata ad orbitare attorno al pianeta
e l'altra (Pioneer Venus 2) a sganciare quattro sonde minori nell'atmosfera
di Venere. Entrato in orbita il 4 dicembre 1978 ha trasmesso dati a varie
riprese fino all'agosto del 1992. Ha fatto misure dettagliate della ionosfera
e dell'alta atmosfera nonché dell'interazione della ionosfera di
Venere col vento solare.
Pioneer Venus 2 - 8 agosto 1978 - Detto anche Pioneer Venus Probe Bus.
Le quattro sonde atmosferiche si sono sganciate diversi giorni prima di
raggiungere Venere. Due di queste piccole sonde sono entrate nell'atmosfera
di Venere dalla parte in ombra, le altre due, una piccola ed una più
grande, sono entrate dalla parte illuminata. Il Bus a sua volta è
entrato nell'atmosfera ed ha trasmesso dati finché non si è
distrutto ad una altezza di 15 km dalla superficie.
Venera 11 - 9 settembre 1978 - Assieme a Venera 12 costituisce una
missione a due veicoli per lo studio di Venere e del mezzo interplanetario.
Il sorvolo di Venere avvenne il 25 dicembre 1978 ad una altezza di 34.000
km. Il lander, compiuto un atterraggio morbido, trasmise dati per circa
un’ora.
Venera 12 - 14 settembre 1978 - Come la precedente. Sorvolò
Venere il 21 dicembre 1978 ad una altezza di 34000 km. Il lander costruito
principalmente per lo studio della composizione chimica dell'atmosfera
atterrò senza problemi.
Venera 13 - 30 ottobre 1981 - Atterrò il primo marzo 1982 nella
regione Phoebe. Ha raccolto dati principalmente sulla composizione chimica
e isotopica. Durante la discesa nell'atmosfera registrò intense
scariche elettriche.
Venera 14 - 4 novembre 1981 - Atterrò a 930 chilometri a sud-est
della precedente il 5 marzo 1982.
Venera 15 - 2 giugno 1983 - Assieme a Venera 16 costituisce una missione
a due veicoli per lo studio dettagliato della superficie mediante tecniche
radar. Furono poste in orbita quasi polare e fornirono una mappa del pianeta
dal polo nord fino a circa 30 gradi di latitudine N.
Venera 16 - 7 giugno 1983 - Vedi Venera 15.
Vega 1 - 15 dicembre 1984 - Destinata, come la sua gemella Vega 2,
a raggiungere Venere e ad utilizzare la sua gravità per essere diretta
verso la cometa di Halley, rilasciò una sonda sul pianeta l'11 giugno
1985 e fu il primo veicolo a raggiungere Halley il 6 marzo 1986.
Vega 2 - 21 dicembre 1984 - Come la precedente. Raggiunse la cometa
di Halley tre giorni dopo.
Magellan - 4 maggio 1989 - Missione americana a basso costo dotata
di un radar ad apertura sintetica e destinata, una volta posta in orbita
quasi polare, a fornire: una mappa radar globale di Venere con una risoluzione
ottica equivalente di 1 km; una mappa topografica globale con una risoluzione
spaziale di 50 km e di 100 m in altitudine; il campo gravitazionale sulla
superficie con una risoluzione spaziale di 700 km ed una accuratezza di
2-3 milligal (1 gal = 1 cm/s2); informazioni sulla struttura geologica
del pianeta, sulla distribuzione di densità e sulla dinamica eventuale
delle zolle. Durante la prima fase (dall'arrivo il 15 settembre 1990 fino
al 15 maggio del 1991) ha eseguito una ripresa radar dell'84% del suolo
di Venere. Nella seconda fase, fino al 15 gennaio 1992, ha raccolto immagini
della regione polare sud ed ha riempito le lacune della prima fase. Nella
terza fase (dal 24 gennaio 1992 al 15 settembre 1992) ha completato le
prime due fasi. Nella quarta (fino al maggio 1993) ha raccolto dati sulla
gravità. Successivamente (dal 24 maggio al 2 agosto 1993) ha effettuato
una manovra di "aerobraking" per porsi in orbita meno eccentrica. Nella quinta
fase (dal 3 agosto 1993 al 29 agosto 1994) ha raccolto dati ad alta risoluzione
sul campo gravitazionale per il 95% del pianeta. Infine è stato
lanciato sul pianeta per ottenere, durante l'attraversamento dell'atmosfera,
dati sulla sua densità; si è perso il contatto il 12 ottobre
1994 e probabilmente è bruciato uno o due giorni dopo.