La corona solare si estende, oltre la cromosfera, fino a distanze di milioni di
chilometri
ed è costituita da un gas estremamente rarefatto, qualche milionesimo di microgrammo
per centimetro cubo. Questo spiega il fatto che essa non sia normalmente visibile, così
come invece lo è la fotosfera, ma appare in tutto il suo splendore solo durante le eclissi
totali di Sole, con una luminosità circa uguale a quella
della Luna piena.
La temperatura della corona solare è di qualche milione di gradi. Questo fatto comporta
un elevatissimo grado di ionizzazione del gas che è quindi un plasma. I gas ionizzati
della corona solare subiscono fortemente l'influsso dei campi magnetici solari,
sia di quello globale, sia di quello molto intenso associato alle
macchie solari.
La conseguenza è che la forma della corona e la sua estensione possono cambiare
fortemente in concomitanza con l'attività solare:
con il Sole attivo si
presenta di forma circolare e simmetrica, mentre è fortemente asimmetrica nei
periodi di Sole calmo.
Nei periodi di intensa attività solare la corona solare è sede di
protuberanze.
Conseguenza dell'alta temperatura è la straordinaria estensione della corona, che
per questo motivo tende ad espandersi, anche se si mantiene in una sorta di
equilibrio dinamico. Nonostante l'espansione sia continua, la densità è mantenuta
costante nel suo insieme da un flusso continuo di particelle provenienti dal Sole,
in prevalenza protoni ed elettroni, che danno luogo al vento
solare.
La corona solare presenta molti enigmi non ancora del tutto risolti. Uno di questi
è dato dalla sorgente di energia che causa il riscaldamento della corona
ad una temperatura
estremamente più elevata di quella fotosferica, che si trova al suo interno.
Molte teorie in proposito sono state formulate, alcune convincenti ed in accordo
con i dati sperimentali, ma il problema è lungi dall'essere stato risolto.
Immagine cortesia Steve Albers, Dennis DiCicco e Gary Emerson.