Il Cielo dei Costruttori

Spesso le città e i monumenti segnano sulla Terra una mappa disegnata in cielo dalle stelle.
Gli Egizi certamente usarono le loro conoscenze astronomiche per costruire le piramidi. Per esempio, l’orientamento settentrionale della Grande Piramide di Cheope è affetto da un errore inferiore a 3 minuti d’arco (ossia di 5 centesimi di grado).
Non solo le piramidi, ma anche gli ziggurat babilonesi, i templi indiani e cinesi rinviano alle costellazioni e agli allineamenti astrali.
Osservazioni fondate su calcoli astronomici hanno interessato già i primi edifici sacri della cristianità.
Nella Basilica del Santo Sepolcro la rotonda che originariamente doveva coprire i resti della tomba vuota di Cristo richiamava con il numero delle colonne e dei pilastri, dodici, il rapporto fra il Sole (le dodici costellazioni) e il Cristo signore dell’Universo.
Riferimenti alle costellazioni si trovano anche negli edifici sacri medievali, soprattutto nelle cattedrali francesi dedicate a Maria.
Spesso esse sembrano riprodurre al suolo le posizioni reciproche della costellazione della Vergine.
Si può notare che la stella che nell’iconografia medioevale orna il manto della Vergine è identificata con Spica, l’astro principale di quella costellazione.
Due le esigenze che erano alla base del calcolo astronomico al momento della fondazione degli edifici: la necessità di accordare la dimora che si stava costruendo a un disegno cosmico del quale essa faceva parte e il desiderio di legare i ritmi del cielo alle vicende e alle fortune delle creature.
Ma esisteva e esiste anche un antico sogno e una vecchia sfida: la Torre di Babele. Vincere con le armi della tecnica e dell’architettura l’assalto al cielo.
Nessun costruttore di cattedrali e di edifici sacri, per pio che sia, si è mai liberato dall’ombra di questa tentazione e dalla paura della condanna.
E forse per questo i campanili molto spesso sono percossi dai fulmini.

Le immagini

1. Poche strutture architettoniche hanno dato origine a tante leggende e controversie quanto la più grande delle piramidi di Giza. Ad esempio, che la costruzione della piramide fosse il frutto di un intervento divino, perchè costruita su conoscenze matematiche ignote agli Egizi.
2. Costruzione della torre di Babele. Seconda metà del XVII secolo. Jean Joubert, (fl.1676-1706) Parigi Museo del Louvre.
3. La vastità e l’altezza delle cattedrali, il fantastico svuotamento dei muri sembrano esprimere meglio che in qualsiasi altra l’epoca le virtù mistiche dell’architettura religiosa cristiana. Cattedrale di Saint-Etienne de Bourges.
4. Anche il diavolo, intelligenza angelica e grande conoscitore delle leggi delle stelle, è spesso un grande costruttore, soprattutto di ponti, che osano profanare il sacro corso delle acque.
5. All’assalto del cielo. Il miracolo dell’architettura gotica non sarebbe stato possibile senza l’eccezionale sapere e l’organizzazione dei muratori di professione.
6. Jean-Baptiste Camille Corot, La cattedrale di Chartres, 1830. Chartres era la meta di un pellegrinaggio mariano molto frequentato, che fu la ragione della grandiosità e del fasto dell’edificio. Maria è rappresentata nel timpano del Portale reale come Regina del Cielo. Parigi, Museo del Louvre.