Osservare il cielo: visite a telescopi, radiotelescopi, musei e planetari della Provincia di Bologna

Quirico Filopanti, democratico, garibaldino, era chiamato da Giuseppe Garibaldi il suo professore dell'infinito, per ricordare le grandi conoscenze astronomiche di questo scienziato "sociale". Filopanti, infatti, considerava l'astronomia " la più meravigliosa di tutte le scienze", ma non si limitava soltanto a studiarla: la raccontava in maniera chiara e rigorosa nel libro L'universo e soprattutto nelle conferenze che faceva nelle principali città italiane. Spesso erano tenute all'aria aperta, perché il pubblico potesse vedere il cielo che stava illustrando. La Montagnola diventava il centro del sistema solare in cui il Sole era rappresentato da "una sfolgorante lumiera" di un metro di diametro. Per fare capire al pubblico la distanza tra la Terra e il Sole usava la metafora del treno: "un treno express inglese o americano vi impiegherebbe 200 anni, un sedicente treno celere italiano vi metterebbe 400 anni e un pedone vi impiegherebbe dodicimila anni". Si confrontava con il pubblico usando un linguaggio semplice adatto "per i non versati nelle scienze", ma aggiungendo anche "cose radicalmente nuove". A quasi centocinquanta anni di distanza questo è lo stesso scopo che si prefigge "Col favore del buio", la rassegna che ha raggiunto i quindici anni di vita: parlare dell'infinito con un linguaggio per tutti. Usando i telescopi, i radiotelescopi, i planetari del territorio, mostrare lo spettacolo del cielo con i suoi attori: pianeti, nebulose, galassie. Il 15 giugno ci troveremo ancora nel parco di Villa Smeraldi, a San Marino di Bentivoglio, per osservare l'eclissi totale di Luna. Fin dall'antichità la Luna è una presenza costante nella vita e nell'immaginario degli uomini, è il simbolo più classico e suggestivo del paesaggio naturale. Lo dimostrano anche i tanti modi di dire, entrati nell'uso comune, che fanno riferimento alla Luna: avere la Luna di traverso, essere lunatico, faccia da Luna piena, promettere la Luna e così via. Numerose e antiche credenze attribuiscono alla Luna un influsso sui comportamenti umani, sulla crescita delle piante, sul periodo delle nascite e addirittura sulla riuscita o meno dell'imbottigliamento del vino. La Luna è stata usata da tanti popoli per creare i loro calendari ed è l'unico corpo celeste, oltre alla Terra, su cui l'uomo ha camminato. Un motivo ulteriore per partecipare a questa rinnovata edizione di "Col favore del buio" e ritrovare nell'universo le ragioni della nostra esistenza. E diremo, parafrasando Filopanti, che il cielo è, ancora ai nostri occhi, uno spettacolo poetico e istruttivo.

Flavio Fusi Pecci
Direttore
INAF Osservatorio Astronomico di Bologna
Giuliano Barigazzi
Assessore Sanità, Servizi Sociali, Volontariato, Cultura
Provincia di Bologna