Il Cielo della Musica
Pitagora avanzò l’idea che tutto nel mondo è proporzione matematica e pertanto musica.
La musica è il modello stesso dell’armonia cosmica.
I pianeti, gli astri ruotano in cielo secondo leggi e proporzioni armoniche, producendo
veri e propri suadenti suoni.
Nel medioevo musica e astronomia furono classificate tra le discipline matematiche del
Quadrivio assieme ad aritmetica e geometria.
Durante il Rinascimento Keplero credeva in un sistema di corrispondenze tra musica
e astronomia e, secoli dopo, il musicista tedesco Paul Hindemith riprese questa
idea nell’opera L’armonia del mondo.
Nel Settecento William Herschel, scopritore del pianeta Urano, era musicista di mestiere.
Nell’Ottocento numerosi poeti e filosofi sostennero l’origine divina della musica.
Ai giorni nostri Karlheinz Stockhausen, genio della musica elettronica, sostiene che
"l’antica trinità, composta dalla musica, dalla matematica e dall’astronomia, di nuovo
sembra ricongiungersi nel nostro secolo come un triplice aspetto della grande
attività spirituale dell’Uomo".
Sono molti poi i riferimenti astronomici nelle composizioni musicali (dall’opera al
pop), spesso solo poetici, ma molte altre volte intenzionalmente raffinati.
Ogni giorno i radiotelescopi captano suoni provenienti dall’universo.
Si sono scoperte le pulsar, in grado di trasmettere segnali radio e si è scoperta
l’esistenza di una radiazione di fondo, che è l’eco del grande scoppio da cui si pensa
si sia originato l’universo.
Una nota curiosa, ma significativa del rapporto tra musica e astronomia.
Il 4 febbraio 2008 la NASA ha trasmesso via radio la canzone Across The Universe in
direzione della Stella Polare; si voleva festeggiare il quarantesimo anniversario della
canzone dei Beatles e i cinquant’anni della NASA creando una sorta di "flusso
armonico planetario".
Inoltre questa data è stata dichiarata Across the Universe Day: il giorno in cui per la
prima volta una canzone è stata trasmessa nello spazio profondo.
Le immagini
1. Che la natura del suono potesse
entrare in relazione col moto degli
astri era un’idea ricorrente nelle
più antiche civiltà. Secondo la
mitologia greca l’invenzione del
primo strumento a corde si deve a
Ermes, successivamente identificato
con Mercurio
2. Sono servite 53 ore di osservazioni
del Chandra X ray Observatory per
dimostrare che un buco nero super
massivo è in grado di emettere
delle straordinarie onde sonore.
Un musicista che volesse suonare
questa "musica spaziale" avrebbe
bisogno di uno strumento lungo più di
15 metri. La frequenza che
verrebbe così prodotta sarebbe più
di un milione di miliardi di volte
inferiore a quella percepibile
dall’orecchio umano.
Perseus cluster, NASA/HST.
3. Karlheinz Stockhausen (1928 –
2007) è stato un compositore
tedesco tra i più significativi del
ventesimo secolo.
4. Al centro della nebulosa del Granchio
c’è una pulsar: una stella che ha
solo una decina di chilometri
di diametro, ma ha una massa
superiore a quella del Sole e ruota
su se stessa. Immagine raggi X
(in bianco l’emissione della pulsar).
NASA Chandra X-ray Center.
5. Across the Universe è una canzone
dei Beatles pubblicata per la prima
volta in No One’s Gonna Change
Our World. In una intervista del 1970
apparsa su Rolling Stone Magazine,
John Lennon giudicò la canzone
come forse il migliore e più poetico
testo che avesse mai scritto.