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Muhammad Alì-Haj (Cassius Clay)

1942

Uno degli assoluti protagonisti non solo del pugilato ma della vita sociale, culturale e politica degli Stati Uniti, e' stato il maggiore alfiere insieme a Martin Luther King del battaglia per l'emancipazione degli afroamericani.  Tutto lo sport mondiale, e non solo lo sport, deve tantissimo a questo straordinario personaggio dentro e fuori dal ring. Nel 1960 mostra tutta la sua classe vincendo il titolo dei massimi alle Olimpiadi di Roma ed esordì nel  professionismo nel 1962 battendo Lamar Clark per KO.
Il 25 febbraio del 1965 vinse il primo ed ormai storico incontro a Miami con Sonny Liston diventando il campione dei pesi massimi. La rivincita sempre con Liston dell'anno seguente fu alquanto discussa ma lo confermò sul podio più alto. Nel 1964 cambiò nome e diventò Muhammad Alì diventando insieme a Malcom X, uno dei personaggi più in vista della comunità afroamericana. La sua conversione alla religione musulmana lo portò nello stesso anno a rifiutare la chiamata di leva per l'esercito americano.
Fu una scelta che pagò a carissimo prezzo in quanto la WBA gli tolse il titolo di campione dei massimi. Rientrò sul ring nel 1966 ma la storia aveva in programma per lui doppio confronto con Joe Frazier che iniziò nel 1971 con la prima sfida al Madison Square Garden di New York. Fu uno dei più cruenti combattimenti mai visti sul ring con la sconfitta di misura ai punti di Alì.  Ritornò campione nel 1973 sempre contro Frazier che non si era mai ripreso fisicamente dopo la vittoria ai punti del 1971. Ma la sua classe immensa rifulse nel più importante combattimento della storia del pugilato "the rumble in the jungle". Il 30 ottobre del 1974 sconfisse a Kinshasa il massimo George Foreman ritornando per la terza volta campione dei massimi. Purtroppo a quella ultima strabiliante vittoria seguì un lungo declino pugilistico che Alì sicuramente non meritava, e che ne minò fortemente la salute.