<< 1968 accadde
In Italia
25 agosto. I registi contestano a Venezia
la contestazione alla Mostra del Cinema di Venezia. Nella foto, Citto Maselli, Ugo Gregoretti e Pier Paolo Pasolini; copertina 1668 contestazione al Lido di Venezia |
La contestazione Il 1968 è l'anno della contestazione: le manifestazioni del "maggio francese" portano ad una chiusura anticipata del Festival di Cannes. Luigi Chiarini, ormai all'ultimo anno di direzione della Mostra di Venezia, intende puntare ancora una volta sul film d'autore:ma l'ANAC, l'associazione di categoria che raggruppa tuttora gli autori cinematografici italiani, approfitta del clima generale per iniziare una campagna contro la Mostra come istituzione. Il 20 agosto, a cinque giorni dall'inaugurazione, i registi aderenti all'ANAC ritirano i loro film dalla competizione. Tuttavia il fronte degli autori registra non poche e significative defezioni: da un lato Roberto Rossellini manifestò la sua solidarietà a Chiarini, dall'altro registi come Liliana Cavani, in concorso con
Galileo, Bernardo Bertolucci, in competizione con
Partner, Nelo Risi erano decisi a far proiettare le loro pellicole. Pier Paolo Pasolini , dopo aver scritto sul settimanale
Il Tempo che avrebbe mandato il suo film,
Teorema, alla Mostra per opporsi subito, sul nascere, ad un già delineato "fascismo di sinistra", comunica a qualche giorno dall'inizio il suo rifiuto a partecipare: ma il film, alla fine, sarà in concorso.
Il 24 agosto il Palazzo del Cinema del Lido viene presidiato dalla polizia: il Consiglio Comunale di Venezia interpella l'ANAC per verificare la possibilità di gestire insieme la Mostra con un comitato provvisorio composto di autori, critici e operatori culturali. Ma l'ANAC riafferma decisamente la sua volontà di procedere ad una pacifica occupazione di lavoro del Palazzo del Cinema. L'inaugurazione ufficiale del 25 era ormai saltata . Dopo molte discussioni ed incontri, si giunge ad un compromesso: la XXIX Mostra avrebbe avuto il suo svolgimento , ma sarebbe stata autogestita democraticamente con il direttore Chiarini a presiedere le riunioni. Il 26 agosto , mentre giornalisti e critici riuniti nella Sala Grande del Palazzo del Cinema discutevano sul da farsi e il Comitato di Coordinamento, riunito in Sala Volpi, non sapeva cosa fare, intervenne la polizia: le riunioni furono sospese, le sale sgomberate e il 27 agosto ebbe inizio la XXIX Mostra. All'esterno continuarono le manifestazioni di dissenso, all'interno del Palazzo del Cinema la programmazione si svolgeva regolarmente.