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C'era una volta

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Le altre missioni lunari Apollo


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Apollo 12 - Equipaggio
Tra il novembre 1969 e il dicembre 1972 altre sei missioni Apollo furono lanciate verso la Luna dopo Apollo 11, tutte coronate da successo tranne una, Apollo 13, che dovette rientrare sulla Terra in emergenza senza aver potuto effettuare l'allunaggio.
In totale, quindi, in quegli anni dodici uomini misero piede sulla Luna prima che il programma fosse interrotto con l'annullamento delle previste missioni Apollo 18, 19 e 20.
Ecco qui di seguito alcuni dati relativi alle missioni da Apollo 12 a 17.

14-24/11/1969
Apollo 12
Charles Conrad (C), Alan Bean (LMP), Richard Gordon (CMP)
Seconda missione lunare del Programma Apollo e prima opportunità di prelevare campioni di roccia entro mezzo km dal luogo di allunaggio nell'Oceano delle Tempeste.
Durante due escursioni lunari per un totale di 7 ore e 45 minuti, Conrad e Bean compiono numerosi esperimenti scientifici, raccolgono molti campioni e giungono anche fino al sito di allunaggio della sonda Surveyor 3, da cui recuperano alcuni componenti.

Apollo 12 - Gli astronauti raggiungono il Surveyor 3
11-17/4/1970
Apollo 13
James Lovell (C), Fred Haise (LMP), John "Jack" Swigert (CMP)
Proprio quando i voli Apollo cominciano a sembrare routine e il pubblico li segue con crescente disinteresse, avviene l'incidente dell'Apollo 13. La missione aveva avuto un inizio travagliato quando, due giorni prima del lancio, il pilota del CM Thomas "Ken" Mattingly aveva dovuto essere sostituito dalla riserva Jack Swigert essendo stato esposto al possibile contagio della rosolia attraverso i contatti avuti con un altro membro dell'equipaggio di riserva, Charles Duke.
Mentre il complesso CM/LM è in rotta verso la Luna, con allunaggio previsto nella regione di Fra Mauro, avviene un'esplosione nel modulo di servizio a causa, come si accerterà in seguito, di un banale corto circuito. Il centro di controllo di Houston viene informato dell'incidente con una frase che, nella sua apparente semplicità ed asetticità, resterà nella storia: "Hey Houston, we've had a problem here".
Con le riserve di ossigeno e di energia drasticamente ridotte e l'equipaggio costretto brutalmente a lottare per la propria sopravvivenza, lo sbarco sulla Luna viene annullato per dirottare ogni sforzo verso l'obiettivo di riportare a casa gli astronauti sani e salvi. Il CM "Odyssey" si ritrova disperatamente a corto di energia, così Lovell, Haise e Swigert debbono  rifugiarsi a bordo del LM "Aquarius" mentre l'Apollo, compiendo un mezzo giro attorno alla Luna, riprende la rotta verso casa. La sfortunata missione si conclude felicemente con l'ammaraggio nell'Oceano Pacifico avvenuto a poco più di tre miglia di distanza dalla USS Iwo Jima.
Apollo 15 - Attività sulla superficie lunare con il Lunar Roving Vehicle

31/1-9/2/1971
Apollo 14
Alan Shepard (C), Edgar Mitchell (LMP), Stuart Roosa (CMP)
Dopo il suo volo del 5 maggio 1961 Shepard non aveva più volato nello spazio, essendo stato colpito dalla sindrome di Menière, una patologia che affligge l'orecchio interno causando problemi di equilibrio. Venne così escluso da ogni tipo di volo e gli fu affidato il comando del corpo astronauti, ma non abbandonò mai la speranza di essere pienamente reintegrato nello status di pilota e astronauta, cosa che avvenne nel 1969 a seguito di un intervento chirurgico. A questo punto Shepard chiese di poter partecipare ad una missione lunare e gli venne così affidato - alla veneranda età di 47 anni - il comando della missione Apollo 13, con Edgar Mitchell come pilota del LM e Stuart Roosa come pilota del CM. Tuttavia Mitchell e Roosa erano due novellini e l'esperienza cumulativa nello spazio dell'equipaggio si riduceva ai soli 15 minuti di Shepard nel 1961, per di più in un volo sub-orbitale.
Così si decise di invertire gli equipaggi delle missioni 13 e 14 per dare più tempo a Shepard e ai suoi di prepararsi, e Lovell e il suo equipaggio passarono dall'Apollo 14 all'Apollo 13 senza minimamente immaginare l'odissea a cui sarebbero andati incontro nel corso della loro nuova missione.
Dopo l'allunaggio nella regione di Fra Mauro, sito di atterraggio già previsto per Apollo 13, Shepard e Mitchell portano a termine il previsto programma di esplorazione lunare avvalendosi anche, per la prima volta, del MET (Modularized Equipment Transporter), un carrellino trainato a mano.
Rimane famosa la trovata di Shepard di eseguire un colpo di golf sulla superficie lunare, usando una pallina portata dalla Terra e un attrezzo per raccogliere campioni come mazza.

26/7-7/8/1971
Apollo 15
David Scott (C), James Irwin (LMP), Alfred Worden (CMP)
Apollo 15 è la prima missione concepita per compiere esplorazioni lunari a più lunga distanza e per lunghi periodi, con un maggior numero di strumenti per la raccolta di dati scientifici rispetto alle missioni precedenti. Ulteriore novità è l'introduzione del Lunar Roving Vehicle, una vetturetta biposto a batterie in grado di raggiungere una velocità sulla superficie lunare di 16 km/h.
L'area scelta per l'allunaggio è quella di Hadley, negli Appennini lunari, ritenuta assai promettente dal punto di vista geologico. Gli astronauti Scott e Irwin effettuano tre uscite dal LM per un totale di 18 ore e 33 minuti di esplorazione.
Scott esegue anche un esperimento volto a dimostrare le tesi di Galileo a proposito degli effetti della gravità nel vuoto, lasciando cadere contemporaneamente una piuma di falco e un martello, che toccano il suolo lunare contemporaneamente. Scott commenta: "Galileo aveva ragione". La missione si rivela un completo successo.
Apollo 17 - Equipaggio

16-27/4/1972
Apollo 16
John Young (C), Charles Duke (LMP), Thomas Mattingly (CMP)
Nel corso di questa missione, con allunaggio nella Piana di Descartes, vengono compiuti numerosi esperimenti e vengono esplorati due importanti siti lunari, la Stone Mountain e il cratere North Ray. Esemplari raccolti sul bordo del cratere si rivelano in seguito pietre espulse dalla superficie a seguito dell'impatto meteorico che creò il cratere stesso.
Young e Duke compiono tre escursioni lunari per un totale di 20 ore e 1 minuti.
La missione, per altri versi perfettamente riuscita, tocca un momento di tensione quando l'accensione del motore del CM necessaria per immettere l'Apollo nella traiettoria di rientro, inizialmente non avviene. Poi fortunatamente il problema si risolve e il rientro a Terra procede senza ulteriori imprevisti.

7-19/12/1972
Apollo 17
Eugene Cernan (C), Harrison H. "Jack" Schmitt (LMP), Ronald E. Evans (CMP)
Luogo di allunaggio uno spettacolare sito chiamato Valle di Taurus-Littrow, sul bordo sud-orientale del Mare Serenitatis.
Tre escursioni lunari da parte degli astronauti Gene Cernan e Jack Schmitt, per un totale di 22 ore e 2 minuti.
Missione finale del Programma Apollo, con le successive missioni 18, 19 e 20 cancellate per motivi di budget. Questo fatto fu alla base della sostituzione del pilota del LM, Joe Engle, con Jack Schmitt - di formazione geologo - che avrebbe dovuto volare come pilota del LM di Apollo 18.
Con la missione 18 già cancellata al momento della preparazione della 17, si decise di sostituire il pilota dell'USAF Engle - veterano di sedici voli a bordo dell'aerorazzo sperimentale X-15 - col geologo Schmitt al fine di inviare almeno uno scienziato sulla Luna. Engle si consolerà parzialmente volando  negli Anni '80 come comandante di due missioni Shuttle. 
Apollo 17 - Harrison Schmitt e la bandiera sulla Luna

Le missioni annullate: Apollo 18, 19 e 20

Le ultime tre missioni del programma Apollo prevedevano l'esplorazione di siti lunari molto interessanti e promettenti, come le adiacenze del cratere Censorinus, i bordi del cratere Tycho nell'emisfero meridionale, i rilievi vulcanici delle Marius Hills, la Schroter's Valley, la Hyginus Rille, profonda 200 piedi, e l'interno del cratere Copernicus.
La missione Apollo 18 avrebbe dovuto essere comandata da Richard Gordon, con Vance Brand (CMP) e il geologo Harrison "Jack" Schmitt (LMP): come si è già visto, Schmitt sostituì invece Joe Engle a bordo di Apollo 17.
Alla missione Apollo 19 erano destinati invece Fred Haise (C), William Pogue (CMP) e Gerald Carr (LMP).
L'equipaggio di Apollo 20, infine, sarebbe stato composto da Charles "Pete" Conrad, Paul Weitz e Jack Lousma.
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