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In Italia
21 gennaio. Moro si dimette
Franchi tiratoriLa Costituzione italiana, all'art. 67, afferma che "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato". Questo significa che il deputato o il senatore, una volta eletto, non risponde ai suoi elettori per le sue affermazioni e per i suoi voti. Il parlamentare, però, appartiene a un partito o a un raggruppamento politico che ne ha favorito l'elezione e siede in Parlamento fra altri della stessa parte politica. Si chiama franco tiratore chi, in occasione di un voto segreto, vota diversamente dalle indicazioni date dal suo partito o dal suo gruppo. Giorgio De Rienzo sul
Corriere della Sera scrive, a proposito della sua etimologia: l'espressione ha origine da una terminologia militare. Si diceva "franco tiratore" chi combatteva contro truppe regolari da solo, senza far parte di una precisa organizzazione.
L'espressione è poi entrata nel gergo parlamentare per indicare chi vota, a scrutinio segreto, diversamente dalle indicazioni del partito a cui appartiene. E' curioso che l'espressione abbia assunto un valore negativo, perché l'aggettivo "franco", oltre che il significato base di "schietto, sincero", ha anche quello di "libero da impegni", come dovrebbe essere sempre appunto un uomo eletto dal popolo.