Gli Osservatori Astronomici sono forse i più antichi enti di ricerca presenti nel nostro Paese. Dalla rivoluzione industriale in poi, la ricerca astronomica è sempre stata effettuata in luoghi isolati, lontani dagli agglomerati urbani, per permettere una migliore visibilità del cielo notturno. Per questo motivo la comunità astronomica, piccola e distribuita su tutto il globo, ha sempre dovuto utilizzare i mezzi di comunicazione più moderni e rapidi tra quelli disponibili.
Inoltre la complessità dei calcoli astronomici ha sempre spinto gli astronomi a ricercare ed utilizzare i mezzi di calcolo più attuali in ogni epoca; basti pensare alla macchina analitica di Babbage, ideata appositamente per il calcolo delle effemeridi, o al primo calcolatore elettronico moderno, l'Eniac, che spese almeno la metà dei suoi cicli macchina per calcolare i primi modelli stellari moderni di Schwarzschild.
La nostra scienza ha dunque un'antica consuetudine con i mezzi di calcolo e comunicazione più attuali in ogni tempo. È per questa consuetudine che gli Osservatori Astronomici, quelli italiani in testa, sono stati fra i primissimi utilizzatori del Web, a partire dal 1993-94. Fra le prime 1000 pagine Web esistenti nel giugno '94 (attualmente sono circa un milione), troviamo quelle di tutti gli Osservatori italiani (http://www.pd.astro.it/Astronet/Home-Page.html).
In questo contesto, è venuto naturale sviluppare ed integrare nel Web anche altri aspetti, come la valorizzazione del patrimonio storico scientifico (vedere ad esempio il museo dell'Osservatorio di Bologna http://www.bo.astro.it/dip/Museum), la didattica e la divulgazione. Tali aspetti, seppure collaterali alla ricerca, non sono per questo di minore importanza. Essi sono sempre stati praticati largamente e con passione, con una forte risposta da parte del pubblico, verso il quale l'astronomia esercita una grande attrazione.
1Nota aggiunta al momento della stampa (marzo 2000)
Fra il momento in cui è stata tenuta questa conversazione al Corso di Aggiornamento
per Insegnanti organizzato dall'Osservatorio Astronomico di Bologna e la stampa è
passato un anno. Tutte le realizzazioni indicate nel paragrafo "viluppi Futuri
sono state portate a termine assieme ad altre qui non indicate. I lettori interessati
sono invitati a visitare il sito che viene continuamente arrichito di nuove
iniziative (www.lestelle.net). Una parte speciale del sito è dedicata agli
insegnanti. Informazioni o il cd-rom del sito, gratuito, può essere
richiesto a stelle@pd.astro.it