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Marte

Descrizione

Marte è il settimo pianeta per grandezza e il quarto dal Sole con una distanza media di 1,52 U.A. e compie una intera rivoluzione intorno ad esso in 1,88 anni alla velocità di 24,13 km/sec. Ha un'orbita discretamente eccentrica (e=3D0,093) ed una magnitudine apparente media di -2. È comunemente chiamato il "pianeta rosso" a causa della colorazione che le particelle di polvere in sospensione forniscono alla sua atmosfera. Il colore rossastro è dovuto alla superficie ricca di ferro (tre volte più della Terra). Marte è più piccolo della Terra, ha un raggio di 3.397 km, la metà circa di quello terrestre, e la sua superficie eguaglia quella delle terre emerse del nostro pianeta. L'emisfero meridionale presenta crateri d'impatto simili a quelli della Luna, mentre l'emisfero settentrionale presenta pianure molto più giovani e con una storia geologica molto più complessa. Data l'atmosfera rarefatta, l'osservazione del suolo di Marte è stata abbastanza agevole anche con telescopi e cannocchiali non molto sofisticati, ma limitata dal loro scarso potere risolutivo. Prima dell'inizio dell'era dell'esplorazione spaziale Marte era ritenuto il miglior candidato per lo sviluppo di vita extraterrestre. Diversi astronomi, tra cui Schiaparelli nel 1877, ritennero che le linee rette che si distinguevano sulla sua superficie fossero "canali" artificiali costruiti da una civiltà marziana. Un'altra ragione che portava a ipotizzare lo sviluppo di vita su Marte era conseguente all'osservazione di variazioni stagionali nel colore della sua superficie che venivano interpretati come una "fioritura" della vegetazione di Marte durante i mesi più caldi. In seguito si capì che i dettagli che si notavano su Marte altro non erano che artefatti visivi dovuti alla scarsa risoluzione degli strumenti ottici impiegati. Dall'inizio dell'esplorazione spaziale è stato visitato da oltre 32 sonde, più della metà fallite.La prima sonda che visitò Marte fu il Mariner 4 nel 1965. Le prime storiche immagini mandate a Terra dal Mariner 4 rivelarono una superficie contenente molti crateri, ma senza alcuna traccia né di vegetazione né di altre strutture di carattere artificiale. Molte altre missioni seguirono il Mariner 4, sino ad arrivare alle due sonde Viking, che atterrarono su di esso nel 1976, e alla missione Pathfinder del luglio 1997. L'ipotesi di vita biologica presente sul pianeta rosso venne esclusa dagli esperimenti condotti dai laboratori biologici condotti dai Viking Lander 1 e 2. In questi ultimi 10-20 anni le nostre conoscenze sul pianeta sono cresciute enormemente. Si è stabilito che le regioni polari sono rivestite da calotte ghiacciate che cambiano aspetto al variare delle stagioni marziane. Spesso tempeste di sabbia avvolgono il pianeta con risultati drammatici. Dune gigantesche, vento sino a 200 chilometri l'ora e strutture sagomate dal vento. Su Marte si trova il monte più alto dell'intero Sistema solare, il monte Olimpo, alto 26 chilometri e largo 600 chilometri, un antico vulcano ora spento. Il sistema geologico più imponente è quello della valle Marineris che si estende su quasi mezzo pianeta. Spettacolari sono le missioni spaziali tuttora in corso, Mars Global Surveyor, Mars Exploration Rover, Mars Odyssey e Mars Reconnaissance Orbiter, che hanno riempito in questi ultimi anni le pagine dei giornali. I due rover Spirit e Opportunity hanno esplorato la superficie di Marte analizzando le rocce della sua superficie e avvalorando l'ipotesi che nel lontano passato fosse presente dell'acqua allo stato liquido, formando fiumi e laghi abbastanza estesi. Si è ipotizzato che quattro miliardi d'anni fa la temperatura del pianeta crebbe bruscamente provocando la più catastrofica inondazione dell'intero Sistema solare, creando grandi canyon che ancora solcano la superficie. Sebbene sia un pianeta piuttosto freddo (le temperature sono comprese tra -80 e -30 gradi centigradi e secco, può essere certamente abitato in futuro. Si parla già di possibili missioni spaziali con equipaggio umano nei prossimi due decenni.



INAF - Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna