Fin dall'antichità i pianeti hanno attirato l'attenzione dell'uomo sia perchè sono gli astri più brillanti del cielo, sia per i loro moti complicati fra le stelle. Lo studio dei loro movimenti ha costituito il problema fondamentale dell'astronomia fino al secolo scorso.
Da allora le osservazioni degli astronomi e le missioni spaziali hanno permesso di ottenere una buona conoscenza del nostro Sistema Solare.
Le prime navicelle spaziali si limitavano a guardare. Poi alcune toccarono, il suolo della Luna, di Venere, Marte, Titano. Infine le sonde ci hanno portato dei ricordi delle loro avventure. La sonda "Genesis" ha raccolto particelle del "vento solare"; un pizzico di polvere della cometa Wild 2 è arrivata sulla Terra in una domenica del gennaio 2006. Questi nuclei atomici hanno portato notizie della nebulosa che ha generato il nostro Sistema solare.
Purtroppo la percezione comune delle conquiste ottenute spesso non è accompagnata da una reale diffusione delle conoscenze che tali scoperte hanno generato. Lo scopo della mostra itinerante su "L’origine ed evoluzione del Sistema solare" e il sentiero planetario, finanziati in parte dal Ministero dell’Istruzione (MIUR), è proprio quello di avvicinare alle persone e, in particolare, agli studenti delle scuole dell’obbligo alcuni concetti che sono alla base della comprensione del mondo tanto affascinante quanto complesso che abitiamo.

La mostra

Circa quattro miliardi e 600 milioni di anni fa, in un piccolo angolo dell'universo all'interno della Via Lattea, successe un avvenimento assolutamente straordinario per noi. Una stella prossima alla morte produsse una grande esplosione perturbando una vicina nube di gas e polveri. Sotto l'azione della gravità da questa nube nacque il nostro Sistema solare. Un sistema formato non solo da una stella e da pianeti, ma anche dalla fascia di Kuiper. Una vasta regione di materiale interstellare che contiene la zona dove orbitano i pianeti. Visto da lì il Sole appare come una stella poco più brillante delle altre. In questa fascia si trovano si trovano almeno 700 oggetti che possono essere definiti planetoidi, grosse palle di neve piuttosto sporca. Ma si pensa che la fascia di Kuiper ospiti almeno 100.000 oggetti solidi rilevanti. I pianeti e la fascia di Kuiper sono poi racchiusi in una enorme sfera, la nube di Oort, che si pensa abbia un diametro  circa 1500 volte maggiore di quello della zona dei pianeti. La nube di Oort contiene milioni di nuclei di comete.
Il Sole, come tutte le altre stelle, un giorno (fra 5 miliardi di anni) si spegnerà. Prima evolverà verso un tipo di stella chiamata gigante rossa e il suo diametro raggiungerà quello dell’orbita terrestre, per cui ogni forma di vita sulla Terra sarà già estinta. Infine diventerà una piccola stella nana bianca, mentre i suoi  strati superficiali si disperderanno nello spazio interstellare.
Tutto questo genera grande curiosità e proprio per rispondere a questa esigenza che è stata pensata una mostra itinerante sul “L’Origine e l’evoluzione del Sistema solare”. Itinerante perché possa essere fruibile dal maggior numero possibile di persone, nelle scuole, nelle biblioteche, nei centri culturali in genere che abbiano un luogo dove poter ospitarla.

Il sentiero

Per la realizzazione del sentiero sono state usate due scale, una per le distanze e una per le dimensioni. Percorrere un metro lungo il sentiero in cui sono disposti i pianeti equivale a percorrere 15 milioni di chilometri nello spazio. Per le dimensioni dei pianeti un centimetro invece corrisponde a 7000 chilometri. Il Sole è rappresentato da una imponente sfera di 2 metri di diametro. Il Sole nella realtà ha un diametro di circa 1.400.000 chilometri. Il primo pianeta che si incontra nel modello è Mercurio, che si trova a 3,8 m dal Sole. È rappresentato da una pallina di appena 6,9 mm di diametro, che scompare di fronte all'imponenza della nostra Stella. Dopo tre metri si trova Venere, una sfera di 17 mm di diametro e che, nei suoi colori, ricorda questo infernale pianeta, con temperature di oltre 400 gradi. Dopo altri 3 metri si trova una sfera di 18 millimetri, azzurra con nubi bianche: la Terra! Il nostro pianeta! Ma come siamo piccoli! A 15 metri da Sole si trova Marte, il pianeta rosso, la prossima meta di un viaggio spaziale. È rappresentato da una sfera di 9 millimetri. Ci ricorda la famosa trasmissione di Orson Welles e il mito dei marziani. Per raggiungere Giove si devono fare molti passi, raggiungere i 52 metri di distanza dal Sole. È il più grande pianeta del Sistema solare rappresentato da una sfera di ben 20 centimetri, con disegnate le caratteristiche bande rosse e scure, che sicuramente colpirono Galileo Galilei nelle sue osservazioni dei corpi celesti.A 167 metri si trova Saturno, una sfera di quasi 17 centimetri, il pianeta più leggero del Sistema solare. Se ci fosse un oceano capace di contenerlo, vi galleggerebbe. A 192 metri si trova Urano (6,7 centimetri) e a 300 metri Nettuno (6,5 centimetri). Gli ultimi pianeti gassosi del nostro Sistema. Con una piccola sfera di appena 3 millimetri e a 400 metri si incontra Plutone, il primo dei Pianeti nani. Dove si dovrebbe mettere la stella più vicina al Sole nel modello? A quasi 2700 chilometri, oltre Gerusalemme!

 
  INAF - Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna

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